lunedì 12 novembre 2012

MOVIMENTO 5 STELLE...O STALLE???

CIAO A TUTTE!!!!innanzi tutto...VOGLIO RINGRAZIARE GIOO CHE E' TORNATA A SCRIVERE NEI COMM...E OVVIAMENTE ANCHE MAY CHE CONTINUA A FARLO...sono veramente due ragazze adattissime per un blog...riguardo al resto...non temete!  NON VOGLIO ASSOLUTAMENTE ANNOIARVI CON DISQUISIZIONI SUL FENOMENO--GRILLO....NE STANNO GIA' PARLANDO ABBASTANZA ( ANCHE OLTRE MISURA) TUTTI I GIORNALI, TELEVISIONI, POLITICANTI E SOCIOLOGHI...non mi pare il caso di dilungarmi qui. 
NO, IO VORREI SOLTANTO CHIEDERVI UN SEMPLICE PARERE....PERCHE' E' UNA COSA A CUI SOPRATUTTO LE DONNE POSSONO RISPONDERE, IN QUANTO TOCCATE DIRETTAMENTE ...E VOI SIETE TUTTE DONNE, MI PARE(O FORSE NO?  FORSE SIETE SOLTANTO NONNE...LETTERALMENTE CAMBIA SOLO UNA CONSONANTE, MA FORSE, MAGARI CAMBIA ANCHE LA VISIONE DELLA VITA STESSA) .
Io ci lavoro di continuo in mezzo alle donne, e l'universo femminile mi ha sempre incuriosito...in tutti i sensi. Ebbene...quale è questa cosa? OK, sapete tutte penso della vicenda di Federica Salsi...la ragazza nella foto,  esponente bolognese del M5S, carina come donna e mamma di un paio di figli....lei è apparsa già un paio di volte in tv...la prima volta fu redarguita da Grillo ( CHE NON VUOLE CHE I SUOI ATTIVISTI PARTECIPINO AI VARI TALK SHOW) ...la seconda volta l'ha fatta più grossa.....ha fatto una comparsata ufficiale nientemeno che a BALLARO'...in cui ha espresso alcune opinioni non proprio esattamente simili a quelle del grande capo PENNA BIANCA GRILLO. Ora, il discorso non è sul fatto che sia giusto che Grillo vieti ai suoi di apparire in tv...ESISTE UN CODICE ETICO PRECISO DEL MOVIMENTO...CHI VI ENTRA LO SA  GIA IN ANTICIPO...SE NON GLI VA BENE PUO' SEMPRE ANDARE VIA( E IN QUESTO GRILLO,  SECONDO ME, PUO' ANCHE AVERE RAGIONE)... non è neppure se il M5S sia veramente democratico e aperto o sia solo una setta...è una faccenda complicatissima e che richiederebbe molto tempo a disposizione, con ragioni valide in entrambi i casi.. IL PROBLEMA CHE VOGLIO FOCALIZZARE E' UN ALTRO: CIOE' CHE GRILLO ( DAL SUO BLOG) HA DURAMENTE STIGMATIZZATO FEDERICA...ha detto che lei, come tutte le donne che vanno in tv lo fanno solo per soddisfare il loro "PUNTO G" con cui provano orgasmo...E DOPO QUESTA SPARATA NON PROPRIO GALANTE ...A RIMORCHIO  FEDERICA HA RICEVUTO, sia dai militanti che da altri esterni, GRAN QUANTITA' DI  EMAIL ,  MSG SU FB E OFFESE ED INSULTI  IN RETE CHE CHIAMARLE DI NATURA SCURRILE E' DIRE POCO...UNA PROSTITUTA AL SUO CONFRONTO POTREBBE CONSIDERARSI UNA PRINCIPESSA!!!
Pare strano, ma io ho chiesto a parecchie donne...e ho avuto molti pareri diversi....con , agli estremi opposti,  chi ha detto che Federica addirittura se l'è cercata...mentre ovviamente le femministe, solidali con Federica,   hanno detto che Grillo è un maschilista dei tempi delle palafitte...questo il bianco ed il nero...con in mezzo, altre argomentazioni con diverse sfumature di grigio.
MI PIACEREBBE AVERE IL VOSTRO PARERE, SE FOSTE COSI' CORTESI DA ESPRIMERLO, GRAZIE...O E' CHIEDERE TROPPO AD UN BLOG DI SOLE DONNE? 
Roberto 

30 commenti:



  1. CIAO RAGAZZE E BUON POMERIGGIO


    ieri ho scritto qualcosa nel secondo post e scrivo qualcosa anche oggi



    ciao roberto ! grazie per avermi nominata in home sei stato carino, ho letto il tuo post , non la conosco questa federica salsi ma per me trovo pessimo gusto questi insulti .




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  2. Essere positivi non significa che si è sempre pervasi da un entusiasmo concentrabile e un sorriso incessante. Essere positivi è affrontare le avversità con la voglia di emergere, la fede che se solo lo si vuole tutto si puo’ affrontare.


    Stephen Littleword, Piccole cose

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  3. Ciaoooo ,Roby…..posso capire che Grillo abbia…
    Imposto delle regole!!! Però la sua risposta ....
    È stata molto sgradevole!!!

    Dolcissima,gioo

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  4. Fondi Idv, arrestato Vincenzo Maruccio
    Gip: "Sperperava i soldi al videopoker"
    L'ex capogruppo regionale è accusato di aver sottratto un milione dai fondi destinati al partito

    16:04 - La Guardia di Finanza ha arrestato a Roma Vincenzo Maruccio, l'ex capogruppo dell'Idv al Consiglio regionale del Lazio. E' accusato di peculato per essersi appropriato di circa un milione di euro dei fondi destinati al partito. Nel provvedimento notificato al consigliere si fa cenno anche alla sua ossessione per i videopoker presso i quali ha sperperato ingenti somme: si parla di perdite fino a 100mila euro.
    La misura cautelare è stata firmata dal gip Flavia Costantini su richiesta del Procuratore aggiunto Nello Rossi e del sostituto Stefano Pesci. "Sistematica spoliazione" dai conti dell'Idv ed "attività predatoria di risorse pubbliche", scrive il gip Costantini nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

    Maruccio era un assiduo frequentatore di una sala giochi di Roma e uno dei soci risulta essere proprio Andrea Palma, già tesoriere dell'Idv Lazio prima che il partito laziale fosse commissariato, subito dopo lo scandalo fondi. Nel periodo in cui Maruccio frequentava la sala, ha raccontato Palma ai pm in un interrogatorio i cui stralci sono riportati nell'ordinanza, perse "cifre importanti e considerevoli che potrebbero ammontare anche a 100mila euro".

    Prendeva persino i soldi della nonna"
    Maruccio viene descritto dal gip come "una persona perennemente pressata dalla necessità di reperire denaro", necessità cui sopperì perfino prendendo i risparmi della nonna, come si legge nell'ordinanza dell'arresto. "Pur percependo cospicui introiti come consigliere regionale", Maruccio era sempre in cerca di denaro che veniva "reperito da "svariate fonti: sale giochi, tabaccherie, parenti, quali la madre che dalla Calabria, a suo dire, gli inviava con l'autobus i risparmi della nonna e amici vari, alcuni calabresi".

    Tra questi "amici", dai quali reperiva denaro, figura anche una ex convivente di Maruccio che lo avrebbe aiutato "economicamente addirittura facendo la cessione di un quinto dello stipendio". Per questa donna l'ex esponente Idv avrebbe, con soldi del partito, pagato "il canone di locazione dell'appartamento che le era in uso mediante un assegno di 5.400 euro". Secondo il gip nel reperimento di soldi, l'ex capogruppo "non ha esitato a violare ogni regola, sia quelle sulla circolazione del contante, sia quelle sulla negoziazione degli assegni".

    In carcere per trenta giorni
    La misura dell'arresto in carcere per Maruccio ha la durata di 30 giorni. A seconda delle esigenze istruttorie tale termine, previsto dal codice di procedura penale per i provvedimenti scaturiti dal pericolo di inquinamento probatorio, può essere rinnovato.

    Dove sono finiti quei soldi
    I soldi sottratti sono stati trasferiti, secondo l'accusa, da Maruccio su dieci conti correnti di cui risulta titolare presso alcune banche. Sette di questi conti sono personali mentre altri tre in codelega.

    Alla base dell'ordinanza di custodia il pericolo di inquinamento delle prove. Nei due interrogatori ai quali è stato sottoposto nelle scorse settimane Maruccio aveva sempre respinto l'accusa di peculato sostenendo che le somme di denaro transitate dal conto Idv sui suoi dieci personali erano state utilizzate solo per finalità politiche....

    dolcissima,gioo

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  5. REGIONI, 10 E 11 FEBBRAIO LE ELEZIONI
    IN LAZIO, LOMBARDIA E MOLISE ...

    Martedì 13 Novembre 2012 - 21:25 ROMA - Dopo le polemiche, le incertezze, i ricorsi e le sentenze del tar, finalmente arriva una schiarita sulla
    data delle consultazioni regionali in Lazio, Lombardia e Molise: si voterà il 10 e l'11 febbraio. Una tornata elettorale unica, dunque, per le tre regioni, prima delle politiche di primavera. La strada per arrivare all'intesa è stata lunga e tortuosa. Soprattutto per la resistenza del presidente del Lazio ad indicare la data delle elezioni, dopo lo scioglimento del Consiglio regionale lo scorso 28 settembre. Lo statuto laziale, infatti, assegna al governatore uscente il potere di stabilire quando si sarebbe tornati a votare. Mentre per Lombardia e Molise - anche loro arrivate alla fine anticipata della legislatura, la prima per motivi politici, la seconda per una sentenza del Consiglio di Stato - le normative affidano al ministro dell'Interno, attraverso i prefetti, il compito di decidere quando chiamare i cittadini alle urne. Il braccio di ferro con Polverini è culminato ieri con la sentenza del Tar del Lazio che ha intimato al governatore di indire le elezioni entro cinque giorni, altrimenti sarebbe toccato al Viminale stabilire la data. Contro la pronuncia la Regione ha però annunciato il ricorso al Tar, complicando ulteriormente le cose.


    VOTO A FEBBRAIO Ma oggi c'è stato un nuovo contatto tra il presidente ed il ministro e, finalmente, è stato trovato l'accordo su una data, il 10 e l'11 febbraio, che non è entro l'anno come chiedevano in molti (opposizione in testa), ma non è nemmeno in primavera come invece pretendevano altri. Una volta acquisita l'intesa con Polverini, Cancellieri ha potuto così accorpare anche le altre due regioni, invitando i prefetti di Milano e Campobasso a convocare i comizi elettorali. Sul rompicapo elezioni regionali c'è stato anche un confronto nel Consiglio dei ministri di venerdì scorso. Tra le ipotesi prese in esame anche quella dell'election day con le politiche. A favore dell'idea, la razionalizzazione dei costi; contro, la necessità di ridare quanto prima la parola agli elettori. Si è arrivati così ad un compromesso tra le diverse posizioni in campo. E alla fine, Polverini si dice soddisfatta e parla di «scelta giusta. La data del voto - spiega - è stata concordata con il ministro Cancellieri in modo da farla coincidere con le altre Regioni chiamate al rinnovo del Consiglio. E confermo la volontà di indire le elezioni per cinquanta consiglieri invece che settanta. Il buon senso - aggiunge - ci impediva di chiamare i cittadini alle urne nel periodo delle festivit… natalizie anche per consentire lo svolgimento regolare delle operazioni che precedono il voto e, soprattutto, la massima partecipazione alla campagna elettorale così come vuole la democrazia e la legge». Per il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, «ora bando ai tatticismi, occorre costruire coalizione con Albertini per vincere». Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, definisce quella di oggi «una decisione sensata. D'altronde non credo si potessero lasciare Regioni così importanti senza Governo». Critica, invece, Daniele Santanchè (Pdl). «Alla faccia - lamenta - della sobrietà e del rispetto che questo governo ha nei confronti dei soldi degli italiani a cui ogni giorno chiede lacrime e sangue. L'esecutivo butta 100 milioni di euro per accontentare una parte politica senza mettere al centro i bisogni e gli interessi dei cittadini. Con quei 100 milioni di euro - aggiunge - avremmo contributo a risolvere le necessità degli alluvionati in Maremma che in questi minuti non trovano copertura nella legge di stabilità».

    dolcissima,gioo

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  6. Martedì 13 Novembre 2012 - 21:25 ROMA - Dopo le polemiche, le incertezze, i ricorsi e le sentenze del tar, finalmente arriva una schiarita sulla
    data delle consultazioni regionali in Lazio, Lombardia e Molise: si voterà il 10 e l'11 febbraio. Una tornata elettorale unica, dunque, per le tre regioni, prima delle politiche di primavera. La strada per arrivare all'intesa è stata lunga e tortuosa. Soprattutto per la resistenza del presidente del Lazio ad indicare la data delle elezioni, dopo lo scioglimento del Consiglio regionale lo scorso 28 settembre. Lo statuto laziale, infatti, assegna al governatore uscente il potere di stabilire quando si sarebbe tornati a votare. Mentre per Lombardia e Molise - anche loro arrivate alla fine anticipata della legislatura, la prima per motivi politici, la seconda per una sentenza del Consiglio di Stato - le normative affidano al ministro dell'Interno, attraverso i prefetti, il compito di decidere quando chiamare i cittadini alle urne. Il braccio di ferro con Polverini è culminato ieri con la sentenza del Tar del Lazio che ha intimato al governatore di indire le elezioni entro cinque giorni, altrimenti sarebbe toccato al Viminale stabilire la data. Contro la pronuncia la Regione ha però annunciato il ricorso al Tar, complicando ulteriormente le cose.
    VOTO A FEBBRAIO Ma oggi c'è stato un nuovo contatto tra il presidente ed il ministro e, finalmente, è stato trovato l'accordo su una data, il 10 e l'11 febbraio, che non è entro l'anno come chiedevano in molti (opposizione in testa), ma non è nemmeno in primavera come invece pretendevano altri. Una volta acquisita l'intesa con Polverini, Cancellieri ha potuto così accorpare anche le altre due regioni, invitando i prefetti di Milano e Campobasso a convocare i comizi elettorali. Sul rompicapo elezioni regionali c'è stato anche un confronto nel Consiglio dei ministri di venerdì scorso. Tra le ipotesi prese in esame anche quella dell'election day con le politiche. A favore dell'idea, la razionalizzazione dei costi; contro, la necessità di ridare quanto prima la parola agli elettori. Si è arrivati così ad un compromesso tra le diverse posizioni in campo. E alla fine, Polverini si dice soddisfatta e parla di «scelta giusta. La data del voto - spiega - è stata concordata con il ministro Cancellieri in modo da farla coincidere con le altre Regioni chiamate al rinnovo del Consiglio. E confermo la volontà di indire le elezioni per cinquanta consiglieri invece che settanta. Il buon senso - aggiunge - ci impediva di chiamare i cittadini alle urne nel periodo delle festivit… natalizie anche per consentire lo svolgimento regolare delle operazioni che precedono il voto e, soprattutto, la massima partecipazione alla campagna elettorale così come vuole la democrazia e la legge». Per il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, «ora bando ai tatticismi, occorre costruire coalizione con Albertini per vincere». Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, definisce quella di oggi «una decisione sensata. D'altronde non credo si potessero lasciare Regioni così importanti senza Governo». Critica, invece, Daniele Santanchè (Pdl). «Alla faccia - lamenta - della sobrietà e del rispetto che questo governo ha nei confronti dei soldi degli italiani a cui ogni giorno chiede lacrime e sangue. L'esecutivo butta 100 milioni di euro per accontentare una parte politica senza mettere al centro i bisogni e gli interessi dei cittadini. Con quei 100 milioni di euro - aggiunge - avremmo contributo a risolvere le necessità degli alluvionati in Maremma che in questi minuti non trovano copertura nella legge di stabilità».

    dolcissima,gioo

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  7. INDAGATA UNA SUORA A VARESE.
    "ABUSI SU UNA MINORE CHE POI SI UCCISE"


    Martedì 13 Novembre 2012 - 19:13 VARESE - Una brutta storia scuote l'ambiente religioso di Varese. Una suora avrebbe commesso abusi sessuali nei confronti di una ragazza, all'epoca dei fatti minorenne, che nel 2011 si è suicidata a causa di una profonda crisi psicologica. Per questo il gip di Busto Arsizio ha disposto la misura di sicurezza del ricovero in casa di cura nei confronti di una suora di 52 anni, indagata per abusi sessuali, violenze private.

    VIOLENZE TRA IL '98 E IL '99 Secondo le accuse le violenze sarebbero avvenute tra il '97 e il '98, in un oratorio del varesotto dove la suora prestava servizio. Le indagini, coordinate dal pm Roberta Colangelo, sono state condotte dalla polizia, che dopo il suicidio ha esaminato scritti, diari, corrispondenza e documentazione video e fotografica ritrovata tra gli effetti personali della giovane. Secondo le ricostruzioni la suora ha incontrato la ragazza, con qualche difficoltà relazionale, nell'oratorio di una parrocchia a Busto Arsizio (Varese). L'incontro assunse presto connotazioni sessuali sino a trasformarsi nel tempo in veri e propri atti persecutori e crescenti violenze fino a quando, nel giugno 2011, la ragazza, si è suicidata all'età di ventisei anni. Attualmente la religiosa, residente in provincia di Milano, dirige un centro di formazione professionale. Dalle risultanze della consulenza tecnica è risultata pericolosa socialmente, e affetta da un disturbo della personalità che incide parzialmente sulla capacità di intendere e di volere.

    dolcissima,gioo

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  8. ROMA, RAID IN SEDE CISL: UOVA E VERNICE
    FERITO LAVORATORE. UN IDENTIFICATO

    Martedì 13 Novembre 2012 - 22:33 ROMA - Una quindicina di persone incappucciate hanno fatto irruzione stamattina nella sede della Fim Cisl di Roma, in via Ruggero Bonghi, all’Esquilino, lanciando vernice e uova. Hanno devastato gli uffici, gettando a terra quello che capitava loro sottomano. Un blitz vandalico filmato dagli stessi autori, militanti dell’estrema sinistra, e finito sul web, pubblicato sul blog del collettivo Militant.
    «Un lavoratore, che si trovava all’interno degli uffici, è stato picchiato e un altro è stato strattonato, buttato a terra e cosparso di vernice», ha denunciato Mario Bertone, segretario Generale Cisl Roma. Uno degli autori del raid è già stato identificato. Sono in corso ulteriori accertamenti per identificare altri responsabili. All’interno della sede sono stati lanciati volantini firmati Collettivo militante - Noi saremo tutti, inneggianti allo sciopero di domani della Cgil.

    dolcissima,gioo

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  9. MICHELLE HUNZIKER DI NUOVO MAMMA.
    "UN FIGLIO CON TOMASO? VI STUPIRÒ..."

    Martedì 13 Novembre 2012 - 13:14 MILANO - "Sì, al matrimonio ci penso anzi, ci pensiamo, ma non è una priorità. E poi è lui che deve chiedermelo", non c’è solo in matrimonio in progetto per la coppia formata da Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi: "Quello di avere un figlio è un gran bel sogno – ha dichiarato Michelle in un’intervista ad “Oggi” - Sì, questo progetto con Tomaso c’è. Il problema sono gli impegni di lavoro che avrò nel prossimo anno. Questo argomento dentro di me scatena una forte lotta interiore tra desideri e senso del dovere. Però, vedrete, vi stupirò".
    Dopo Eros Ramazzotti, diventato recentemente neo-padre, Tomaso è il grande amore: “È il primo uomo che lascio entrare nel cuore della mia vita e quindi nella mia famiglia e nella mia casa (…) Ha buttato giù le mie barriere. L’unica rimasta in piedi è quella relativa alle aspettative: dopo dieci anni di storie finite, ho imparato che è un grave errore averne perché ti metti nella posizione di essere delusa".

    dolcissima,gioo

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  10. LADY GAGA HOT SUL BALCONE
    DI UN HOTEL A RIO DE JANEIRO...

    12 Novembre 2012 - 11:44 RIO – Continua il tour di Lady Gaga in Brasile. La cantante è da qualche giorno a Rio e sono diverse le immagini che l’hanno immortalata in giro per la città mentre fa compere o gioca a pallone con i bambini nelle favelas. Mentre era a riposare nel suo hotel però la cantante è stata chiamata dai suoi fan: si è affacciata la balcone per poi accorgersi di aver dimenticato di indossare l’intimo…

    dolcissima,gioo

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  11. U&D, TARA INFURIATA: "NON SONO
    LESBICA, BASTA ROMPERE LE P...E"...

    Lunedì 12 Novembre 2012 - 10:41 MILANO – Nell’edizione di quest’anno di “Uomini e donne” sono tornati protagonisti Cristian Galella e Tara Gabrieletto e non solo è arrivata una ragazza che ha affermato di aver trascorso una serata con il tronista, ma alcuni hanno sollevato dubbi sulla sessualità di Tara, che ha risposto direttamente dalla sua pagina Facebook: “Ciao tesorini miei..finalmente sono riuscita a rientrare nella mia dolce casina..dovete perdonarmi ma fra lavoro, casa a vicenza , trasloco per via dei muratori a casa e pulizie del disastro che hanno combinato ero oltre che "esaurita" stanca come poche e sopratutto non avevo il tempo di riuscire a stare tranquilla per scrivervi un pò di cosine..
    Se ne stanno dicendo di tutti i colori sulla mia storia con Cristian e veramente hanno stufato un paese intero.. l'ultima che ho sentito è che cristian ha dei dubbi su di me perchè potrei essere lesbica?!?!ma io dico.. ma siete normali?!?non avete niente altro da fare che (concedetemelo) rompere le p***e a me???scusate il termine ma quando ci vuole ci vuole..eh!!!
    queste poverette che tentano di inventarsi notti trascorse insieme al mio uomo e tutto quello che vanno dicendo.. perchè anche se io ho chiuso questa tarantella in un giorno sò già che questa "poveretta" siccome non è stata calcolata da me si inventerà altre cose.. ne sono più che certa!
    ma sapete che vi dico?!? che sia io che Cristian ci faremmo grosse risate perchè purtroppo (e questa cosa la dico con certezza) quel genere di persone fanno veramente di tutto per avere 5 minuti di televisione.. quindi lasciate pure che faccia.. che dica altre menzogne.. chissà perchè però quando ha avuto il confronto con me tremava come una foglia.. non sapeva bene come dire le cose.. sarà stata la classica "coda di paglia "?!?! ehhhh già..purtroppo le bugie hanno le gambe corte e persone del genere della mia vita non ne fanno parte..!
    Quindi state tranquille e serene.. io e Cristian stiamo benissimo, innamorati piu che mai e non è certo per una "poveretta" che mandiamo all'aria 9 mesi della nostra storia tra i quali 7 di convivenza.. i problemi della vita sono altri.. vi voglio bene..Tara "

    dolcissima,gioo

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  12. NINA MORIC SI CONFESSA: "SEMBRAVO
    UN TRANS, ADDIO AI RITOCCHINI"-VIDEO ...

    MILANO – Un cambiamento radicale per Nina Moric che ha deciso di dire addio a tutti i “ritocchini” a cui si era sottoposta. E’ stata la stessa conduttrice a rivelarlo a Silvio Toffanin durante “Verissimo”: “Avevo a fianco uomini che mi rendevano insicura, come succede ad un’anoressica. Avevo bisogno di mettere sempre qualcosa in faccia perché non mi sentivo mai a posto. Adesso ho incontrato un medico che mi ha tolto tutte quelle cose che avevo messo. Sono d’accordo con la chirurgia estetica ma quando c’è un eccesso ci si rovina“.
    Da li la scelta di tornare al passato: “Sembravo un vecchio trans. Ho tolto le labbra e tutto il resto“,
    La Moric ha parlato anche di Corona: “Gli sarò sempre legata perchè mi ha dato la cosa più bella del mondo, Carlos. All’inizio Fabrizio era una persona diversa con dei valori, poi è cambiato mentre io sono rimasta la stessa. Non potrei più stare con lui, siamo troppo diversi oggi, diversi nei valori e nell’educazione”...

    dolcissima,gioo

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  13. CIAO RAGAZZE E BUON POMERIGGIO


    meno male che gio che scrive ancora altrimenti sarei molto sola nei commenti ciaoo gio


    riporto qualcosa

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  14. NEL SITO LEGGO


    ROMA - Allarme privacy su Skype. Basterebbe un facile strategemma per rubare l'account altrui del programma per comunicare tramite computer. Si crea un nuovo account Skype con l'indirizzo email della vittima e vi si associa un indirizzo email a cui si ha accesso, così da farsi inviare il reset token della password alla propria casella di posta elettronica. In questo modo, la vittima non avrebbe il tempo di annullare l'operazione, che pure viene annunciata tramite mail, ma bisognerebbe avere la prontezza di mettere in atto l'operazione.

    LA FALLA A scoprire la falla TNW, informata prima da un forum russo, che ha denunciato il problema a Microsoft. L'azienda ha bloccato la funzione di reset della password visto l'alto livello di rischio per la privacy e non solo, ma sta lavorando per risolvere la questione definitivamente

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  15. NEL SITO TG COM


    Sciopero, guerriglia urbana a Roma
    Molti poliziotti feriti: due gravi

    Migliaia di persone e studenti in manifestazione contro le politiche di austerity. Danneggiate le vetrine delle banche, uova contro l'Agenzia delle Entrate e scontri con le forze dell'ordine


    Alta tensione nelle piazze italiane dove si stanno svolgendo le manifestazioni contro le politiche di austerity messe in atto dal governo. A Torino tre poliziotti sono stati feriti. Il più grave è stato accerchiato e aggredito da autonomi. Ora è ricoverato all'ospedale. Anche a Padova due agenti sono stati feriti da bombe-carta: uno è grave. Cinque poliziotti contusi a Milano. A Roma sul Lungotevere è guerriglia urbana.


    14:50 Roma, decine di manifestanti fermati

    Almeno una cinquantina di manifestanti bloccati dalle forze dell'ordine dopo gli scontri a Roma. Molti i manifestanti che si sono ritirati verso Porta Portese dispersi dall'avanzata dei blindati.

    14:44 Roma, studenti caricati con jeep blindate

    Per disperdere il corteo degli studenti sul Lungotevere vengono usate anche delle jeep blindate che tentano di aprire al testa del corteo e disperdere così i manifestanti. Nel corteo sono presenti molte studentesse minorenni, perloppiù spaventate. Molte piangono
    14:43 Ancora tafferugli a Milano

    Gravi problemi per il traffico a Milano per le manifestazioni di Cgil, studenti e lavoratori del San Raffaele. Nel corso del corteo degli studenti sono state danneggiate alcune banche, una sede Enel con lancio di sassi, bottiglie e fumogeni nella stazione di Porta Genova dove ci sono stati momenti di caos coi passeggeri coinvolti negli scontri. Una decina gli agenti contusi.

    14:36 Automobilisti spaventati sul Lungotevere

    La guerriglia prosegue tra le auto sul Lungotevere a Roma. I manifestanti che cercano di ritirarsi tra le strade circostanti lanciando di tutto: pali segnaletici, bombe carta e bottiglie. Molti gli automobilisti spaventati.

    14:28 Roma, madre negli scontri urla: "Dov'è mio figlio?"

    "Giovanni dove sei?". Una madre piange e cerca il figlio durante gli scontri a Roma sul Lungotevere. Durante la carica la signora si è infilata nel corteo, noncurante degli scontri, e ha iniziato a chiamare il nome del figlio.

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  16. CONTINUA....


    12:59 Napoli, gli studenti occupano la stazione centrale

    Circa 300 studenti a Napoli hanno occupato la stazione centrale, entrando nell'atrio e percorrendo a piedi avanti e indietro pensiline e binari. Esplosi anche petardi e accesi fumogeni rossi. "Occupiamo la città" è il loro slogan insieme a "Non toccateci il futuro".
    12:48 Milano, scontri nella stazione di Porta Genova

    Il corteo degli studenti a Milano si sta scontrando con polizia e carabinieri nell'atrio della stazione di Porta Genova, dove un gruppo di giovani con il volto coperto è entrato nella biglietteria della stazione bersagliando le forze dell'ordine in tenuta antisommossa con il lancio di sanpietrini, bottiglie e fumogeni. Gli agenti hanno caricato gli studenti cercando di farli uscire dalla stazione. Gli scontri sono ancora in corso e la polizia sta chiudendo le porte della stazione per evitare che i manifestanti occupino i binari.

    12:47 Torino, poliziotto accerchiato e ferito: è grave

    Un poliziotto è stato gravemente ferito dagli autonomi davanti alla sede della Provincia di Torino. L'agente è stato accerchiato da una ventina di giovani, armati di bastoni e mazze da baseball, che lo hanno colpito alla testa spaccandogli il casco e a un braccio. Il poliziotto è stato portato all'ospedale Mauriziano.

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  17. CONTINUA.....


    12:41 Camusso: "Con Monti un anno di disastri"

    Il governo Monti "compie un anno proprio in questi giorni. E' stato un anno di disastri e non risposte al mondo del lavoro". Parola di Susanna Camusso, che dal palco di Terni ha detto che si è trattao di un tempo "che ha tolto fiducia e speranza ai giovani del Paese. E non ci continuino a raccontare che c'è una luce in fondo al tunnel, serve verità".

    12:35 Milano, 5 agenti feriti

    Nel corso dei tafferugli che si sono verificati in corso Magenta, nel centro di Milano, tra manifestanti e polizia, le forze dell'ordine hanno riportato 5 feriti, di cui nessuno grave. Lo ha comunicato la Questura.

    12:33 Milano, letame contro sede Deutsche Bank

    La frangia del corteo milanese composto da antagonisti vicini al centro sociale Cantiere e anarchici ha lanciato uova contro la facciata e imbrattato le vetrine della sede dell'Abi (associazione banche italiane).La filiale delle Deutsche Bank di piazzale Cantore è stata invece bersagliata con letame e uova. Le vetrine sono state imbrattate con scritte e volantini.

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  18. CONTINUA....

    11:29 Corteo blocca traffico nel Veneziano

    Un corteo di centinaia di persone indetto dalla Cgil ha rallentato il traffico nella terraferma veneziana a Mestre. Sempre a Mestre è in corso un'altra manifestazione, indetta dal Coordinamento degli Studenti medi e partita dai diversi istituti scolastici. Alcuni partecipanti hanno lanciato uova contro le vetrine di una banca. Lo stesso è accaduto a Vicenza. Guarda i danneggiamenti
    11:26 Milano, aggredito un ragazzo

    Secondo alcuni testimoni, un ragazzo di 17 anniè stato aggredito dai manifestanti pare a scopo di rapina, ed è stato salvato dall'intervento di 2 passanti, due lavoratori sudamericani. "Abbiamo visto quel ragazzino venire picchiato con dei pugni da alcuni altri giovani proprio durante i blitz contro le vetrate del Punto Enel - racconta uno dei due - siamo riusciti ad evitare che gli portassero via il portafogli e che non ci fossero conseguenze peggiori, ma poi abbiamo dovuto desistere perché dei manifestanti hanno cominciato a tirarci contro dei petardi".



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  19. CONTINUA....


    11:24 Firenze, uova e vernice contro sede Bankitalia

    Alcuni manifestanti alla testa del corteo che sarebbero vicini ai centri sociali hanno lanciato uova e imbrattato con vernici colorate l'esterno della sede fiorentina della Banca d'Italia.

    11:22 Milano, migliaia in piazza Duomo

    Sono diverse migliaia le persone giunte in piazza Duomo a Milano, per lo sciopero generale di 4 ore indettodalla Cgil. Il corteo è stato raggiunto da qualche centinaio di studenti accanto ai loro insegnanti.

    11:14 Torino, blitz studenti in cantiere grattacielo

    Una parte degli studenti ha fatto irruzione nel cantiere del grattacielo di Intesa San Paolo in costruzione di fronte al palazzo di Giustizia. I manifestanti hanno danneggiato alcuni vetri nel cantiere e divelto dei bagni chimici e rotto un tubo dell'acqua. Poi hanno esposto uno striscione prima di disperdersi. La polizia in tenuta antisommossa ha lanciato alcuni lacrimogeni. Guarda l'assalto

    11:11 Roma, palazzi della politica blindati

    Il centro di Roma e le sedi istituzionali sono blindati per i cortei e i sit in che si stanno svolgendo in più parti della Capitale. Un gruppo di militanti di estrema destra di CasaPound ha tentato di forzare il cordone in via di Ripetta, per accedere in via del Corso, ma è stato bloccato dalle forze dell'ordine. Cariche di contenimento e nessun ferito.

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  20. CINEMA


    Venuto al mondo

    Regia: Sergio Castellitto
    Paese: Italia, Spagna, Croazia 2012
    Durata: 127 Min
    Uscita: 08-11-2012
    Genere: Drammatico

    Attori: Penélope Cruz, Emile Hirsch, Adnan Haskovic, Pietro Castellitto, Saadet Aksoy, Luca De Filippo, Sergio Castellitto, Jane Birkin, Mira Furlan, Vinicio Marchioni,,,


    TRAMA

    Gemma (Penelope Cruz) lascia il suo confortevole appartamento romano insieme al figlio Pietro (Pietro Castellitto) per recarsi a Sarajevo in occasione di una mostra fotografica di Diego (Emile Hirsch), il padre di Pietro, morto da qualche tempo.
    Gemma e Diego si erano visti per l'ultima volta sedici anni prima quando lei, insieme al bambino da poco nato, era scappata dalla città jugoslava distrutta dalla guerra mentre lui era rimasto per documentarne gli orrori, finendo col trovarvi la morte.
    Il viaggio, che dovrebbe aiutarla a rinsaldare il difficile legame col figlio, per Gemma si trasforma sin da subito in un tuffo nel passato, durante il quale rivive l'amore con Diego, nato quando, studentessa in gita, lo incontrò durante le Olimpiadi invernali del 1984 per sposarlo poco dopo e affrontare una maternità che tardava ad arrivare, tanto da costringerla nel 1992, in pieno assedio, a ricorrere a una madre surrogato e spingere una giovane ragazza tra le braccia di Diego.
    A Sarajevo, dove è accolta dall'amico poeta Gojko, Gemma si ritrova però ad affrontare una rivelazione inattesa che la mette faccia a faccia con la più grande delle perdite.

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  21. Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l’annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò.


    Paul Atreides, nel film Dune

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  22. ciao maya

    dolcissima,gioo

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  23. TEVERE IN PIENA "MORBIDA", CAOS STRADE: ALLAGAMENTI A ROMA NORD -VIDEO/WEBCAM...


    Mercoledì 14 Novembre 2012 - 21:31 ROMA - Puntale, la «piena morbida» del Tevere è arrivata stamani, in una giornata campale per la Capitale a causa dei cortei, e ha portato allagamenti soprattutto a Roma nord. Uno spettacolo inconsueto per i romani che si sono trovati davanti, nonostante la bella giornata di sole, strade chiuse perchè invase dall'acqua. Il Tevere ha superato i 13,30 metri, mentre gli archi dei ponti, quasi sommersi, molto fotografati. Ma anche l'Aniene ha rotto gli argini in alcuni punti, in corrispondenza delle zone di confluenza col Tevere.
    La Protezione Civile del Lazio e di Roma hanno lavorato da ieri con più di 1.500 uomini per fronteggiare la situazione: sono decine le tonnellate di detriti rimosse nel corso urbano e agli arenili di Fiumicino. Gli allagamenti hanno riguardato via Salaria, la zona di Castel Giubileo, via dei Prati Fiscali, via di Tor di Quinto, via Flaminia, via della Magliana, Fidene, via Tiberina. Chiusa, sempre per allagamento, la stazione Roma Nord-La Celsa.
    Gli storici circoli sportivi sul Tevere, come l'Aniene, completamente allagati e resi inagibili, mentre diversi sottopassi sono stati inondati. Una situazione che ha portato al caos del traffico, con bus deviati e strade chiuse. Ed è stato anche chiuso il pronto soccorso del Fatebenefratelli sull'isola Tiberina, invaso dall'acqua. Allagamenti anche alle porte della Capitale, a Torrita Tiberina. La piena ha travolto un canile a Orte (Viterbo) e ha causato la morte di 30 cani. Il passaggio della piena, fa sapere oggi la Protezione civile regionale, «sarà graduale con una durata anche di diversi giorni, ma in condizioni di sicurezza a Roma garantita dai muraglioni».
    Particolare attenzione è rivolta a coloro che abitano nei pressi del fiume. Il sindaco Gianni Alemanno ha fatto un sopralluogo a Ponte Milvio, dove ieri sera un barcone che aveva staccato gli ormeggi si è incagliato: «Stiamo vigilando sugli argini e su tutte le situazioni di emergenza - ha detto - Siamo in allerta e invitiamo tutti i cittadini a prestare attenzione. Nei prossimi giorni non ci sono allerta meteo». Roma, fa sapere la Protezione Civile, è al sicuro grazie ai muraglioni. Intanto il Tevere dà spettacolo.

    dolcissima,gioo


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  24. Mercoledì 14 Novembre 2012 - 23:05 GAZA - Tornano a materializzarsi gli spettri della guerra nella Striscia di Gaza. A quattro anni dalla sanguinosa operazione 'Piombo Fuso', Israele ha lanciato una massiccia offensiva aerea sulla Striscia, uccidendo Ahmed Jaabari, 52 anni, comandante del braccio armato della fazione islamica (Brigate Ezzedin al-Qassam), il regista della cattura di Ghilad Shalit e di fatto l' 'uomo forte' di Gaza.
    La sua eliminazione è giunta dopo che per giorni Hamas aveva indirizzato da Gaza i propri razzi contro il Neghev israeliano. «La situazione era divenuta insostenibile», si è giustificato stasera il premier Benyamin Netanyahu, «dovevamo assolutamente reagire. Nessuna altra nazione al mondo avrebbe accettato una situazione simile».
    Non si fa attendere il sostegno degli Stati Uniti al diritto di Israele a difendersi: «non c'‚ giustificazione - si legge in un comunicato del Dipartimento di Stato - per i codardi attacchi condotti contro Israele». Jaabari è stato centrato da un missile a bordo della vettura su cui viaggiava con il figlio. L'esplosione ha ridotto l'automobile a un ammasso di lamiere accartocciate e non gli ha dato scampo.
    Malgrado la tensione crescente, pare si sentisse sicuro del fatto suo: forse riteneva di beneficiare di una 'rete di protezionè egiziana, avendo stretto di recente le proprie relazioni con i servizi segreti del Cairo nello sforzo di arginare le attività sempre più destabilizzanti dei salafiti sia nella Striscia sia nel Sinai. Ma la mote lo ha raggiunto dal cielo nel pieno centro di Gaza City, all'imbocco di via Omar el-Mukhtar. Nella Striscia la notizia dell'uccisione di Jaabari - personaggio circondato da un alone di ammirazione - si è sparsa in brevissimo tempo.
    Attorno all'ospedale al-Shifa si è radunata una folla in preda al dolore e alla collera, mentre miliziani di Hamas sparavano in aria rabbiose raffiche di arma automatica. Israele intanto non si è fermato, annunciando l'avvio di un'operazione su più vasta scala denominata 'Colonna di nuvolà: per ora affidata alla sola aviazione, ma aperta al coinvolgimento di forze di terra «se sarà necessario», ha avvertito Netanyahu. Nelle ore successive i raid si sono susseguiti quasi senza sosta, colpendo sia comandanti di Hamas sia i depositi di razzi Fajjar capaci di raggiungere da Gaza, in teoria, la periferia di Tel Aviv. Una fonte militare a Tel Aviv in serata ha detto all'ANSA che i risultati di questo attacco sono stati molto efficaci. Secondo la fonte, Hamas aveva allestito i depositi missilistici anche in zone fittamente abitate da civili, inclusi condomini residenziali e aree limitrofe ad asili nido o ospedali. Cosa che ha offerto a Netanyahu il destro per tornare ad accusare la fazione islamica di farsi scudo con i civili. Da Gaza, tuttavia, Hamas ha reagito accusando a sua volta Israele di condurre «un'aggressione barbara» e indiscriminata.
    Il bilancio provvisorio delle vittime palestinesi di queste ore è di almeno nove morti (fra cui due bambini) e decine di feriti. Gli islamici al potere nella Striscia - i cui dirigenti di sono dati alla clandestinità per sfuggire ai velivoli israeliani - hanno fatto sapere che la loro reazione spalancherà «le porte dell'inferno» di fronte all' 'occupante sionistà e che ormai «sono leciti tutti gli obiettivi in Israele».

    continua>>>>>

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  25. Una prima reazione si è avuta alle 20 locali, in contemporanea con l'inizio dei telegiornali israeliani di prima serata, quando la città di Beer Sheva (Neghev) è stata investita dal lancio di una quindicina di razzi Grad sparati da Gaza, parte dei quali intercettati dai sistemi di difesa aerea. In tutte le località vicine a Gaza la popolazione israeliana ha avuto ordine di restare in prossimità dei rifugi. «Questo è solo l'inizio», ha sottolineato il ministro della Difesa Ehud Barak, che ha ordinato il richiamo di unità di riservisti e l'avvicinamento minaccioso a Gaza di reparti di fanteria.
    Gli obiettivi dei raid, ha spiegato Barak, sono quattro: il rafforzamento del deterrente israeliano; la distruzione degli arsenali di Hamas e di altre «organizzazioni terroristiche»; e la difesa dei civili nel Neghev. Il presidente Shimon Peres ha illustrato a sua volta l'operazione a Barack Obama, in una telefonata in cui ha difeso «l'esecuzione mirata» di Jaabari, additato come un «estremista radicale» responsabile di numerosi attacchi terroristici e ha sostenuto che Israele non poteva tollerare oltre il lancio di razzi.
    Tutti gli occhi sono adesso puntati sulle ripercussioni regionali: in particolare alle mosse degli Hezbollah libanesi e dei dirigenti islamici dell'Egitto, invocati da Hamas affinchè levino la loro voce contro «l'escalation». «Consigliamo a tutti di agire con ponderatezza», ha ammonito più tardi Ehud Barak dagli schermi televisivi. Parole che tuttavia non sembrano far breccia al Cairo, che ha provveduto a condannare (all'unisono con il Qatar) l'uccisione di Jaabari, a ritirare il suo ambasciatore da Israele, a sollecitare una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza e ad associarsi alla richiesta del presidente palestinese Abu Mazen di un vertice straordinario della Lega Araba, che si terrà sabato. Intanto, l'ambasciatore israeliano in Egitto Yaakov Amitai ha lasciato il Cairo insieme con lo staff diplomatico dell'ambasciata su un volo diretto ad Amman, in assenza di voli per Israele dal Cairo in serata. Una misura che appare dettata da ragioni di sicurezza. Appelli per la fine immediata delle violenze sono giunti anche dal segretario generale dell'Onu, dalla Russia e dalla Francia. Ma dal fronte i tamburi di guerra continuano a rullare.

    dolcissima,gioo

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  26. ELECTION DAY, SCONTRO BERSANI-ALFANO. BERLUSCONI MINACCIA DI FAR CADERE MONTI...
    ROMA - O si anticipano le politiche, o si posticipano le regionali. È il sentiero stretto che il Pdl di Angelino Alfano ma, a sorpresa, anche la Lista Italia di Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini indicano al Capo dello Stato Giorgio Napolitano, dopo la scelta del Viminale, di fissare a Febbraio la data delle regionali. «Un errore madornale e grossolano - affonda al mattino il segretario del Pdl -. Monti si è inginocchiato a Bersani, gli italiani non possono pagare una tassa di 100 milioni di euro al cinico Pd».
    Senza election day Silvio Berlusconi, ma anche gli ex An, sono pronti a staccare la spina al governo, subito dopo il varo della legge di stabilità. Due disgiunte campagne elettorali, fanno filtrare intanto la loro preoccupazione anche Casini e Fini, trascinerebbero il Paese in una disfida lunga quattro mesi indebolendo troppo Mario Monti. Ma Pier Luigi Bersani zittisce il Pdl: «Alfano non faccia il mestiere del presidente della Repubblica ma il suo lavoro».
    «Si vada a votare nei tempi giusti per le politiche e prima che si può per le Regioni senza governo - aggiunge il segretario Pd -. Ho sempre detto questo e mantengo questa posizione». Dal Colle si conferma la stessa indicazione degli ultimi mesi ai partiti: si faccia la legge elettorale. Altrimenti - sarebbe il ragionamento che si fa al Quirinale senza nascondere una certa preoccupazione - ognuno si assuma ogni responsabilità rispetto alle questioni aperte. Da Palazzo Chigi si fa invece sapere che il governo è in attesa che si trovi un accordo complessivo.
    Ecco allora che qualcuno ha parlato di un «pizzino» di Pdl e Lista Italia sulla legge elettorale: l'election day deve esserci, ad Aprile o a Febbraio (ma chiaramente a questo punto senza nessun accordo sulla legge elettorale, perchè non si farebbe in tempo a modificare il Porcellum). La mediazione prospettata dal Pdl (e veicolata da Gianni Letta al Colle) sarebbe al massimo quella di un voto per regionali politiche a Marzo.
    Ad una intesa sulla legge elettorale si dice ancora disponibile il segretario Pd Bersani: «Se si ragiona in chiave di governabilità e di elettori che decidono i parlamentari siamo sempre disposti ad una mediazione ma non siamo d'accordo a colpi di mano che impediscono la governabilità. Ciascuno si prenderà la sua responsabilità», riecheggia le parole del Colle il segretario del Pd.
    Ma intanto è facile sostenere - e puntualmente lo fanno, insieme ad Alfano, diversi esponenti di Pdl, Udc e Fli - che i 100 mila euro 'sprecatì per il doppio turno di voto potrebbero essere più utilmente destinati ad esodati, famiglie bisognose, giovani. Per il Pdl la questione è di non poco conto: il segretario Angelino Alfano, appena superate le primarie, sarebbe deligittimato da una sconfitta in Lazio e in Lombardia e dovrebbe affrontare la campagna per le politiche con il piombo sulle ali di due batoste, e con la realtà di un partito a quel punto frantumato. «Bersani vuole annientarci», ragiona un ex ministro del governo Berlusconi.

    continua>>>

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  27. Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini si sono intanto convinti a loro volta che la campagna elettorale è di fatto già in atto ed il governo da ora in poi sarebbe troppo esposto, con un danno all'immagine di Monti, per loro premier ideale. Si schierano perciò per l'election day, anche per poter sostenere una campagna elettorale di profilo nazionale e non dover giocare su diversi tavoli territoriali, alle prese con accordi ora di centrodestra, ora di centrosinistra.
    Un voto anticipato a Febbraio avrebbe poi il vantaggio di far sedere Casini al tavolo delle candidature per la Lista Italia in posizione di forza, rispetto alla armata di Luca Cordero di Montezemolo, che sabato 17 riunisce la sua convention con Riccardi-Bonanni- Olivero, ma che ancora non ha radicamento territoriale tale da poter presentare in tempi rapidi le firme per una lista propria e dovrebbe perciò rientrare nella Lista Italia appoggiandosi proprio ai gruppi parlamentari di Casini, o costituirne uno di riferimento in tempi veramente troppo stretti.

    continua>>>>

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  28. BERLUSCONI MINACCIA MONTI La mediazione di Gianni Letta questa volta non avrebbe convinto Silvio Berlusconi che, d'accordo con i cosiddetti falchi, avrebbe fatto recapitare al Colle un messaggio dai toni ultimativi: il Pdl è pronto a mettere in discussione la tenuta del governo se non ci sarà l'election day. Una presa di posizione, quella del Cavaliere, discussa oggi nel corso di un pranzo a palazzo Grazioli tra l'ex premier, lo stesso Letta, Denis Verdini e il segretario del partito Angelino Alfano e su cui si cercherebbe anche la sponda della Lega Nord.
    La 'mediazionè sottoposta al Quirinale sarebbe quella di posticipare l'election day magari a fine febbraio o la prima settimana di marzo. Un modo che consentirebbe al Popolo della Libertà di fare le primarie ma sopratutto di evitare un 'doppio bagno di sanguè. Già perchè il rischio che a via dell'Umiltà si vuole evitare è che la debacle alle Regionali possa essere un traino in negativo per le politiche. Un rischio che in primis Berlusconi vuole evitate.
    Ecco perchè il Cavaliere avrebbe pianificato con i suoi fedelissimi la linea: attendere le eventuali decisioni del Consiglio dei ministri di venerdì e poi decidere il da farsi. Nel frattempo mandare comunque messaggi bellicosi: senza l'election day ci sarà la crisi di governo. Approveremo la legge di stabilità e poi stacchiamo la spina. Non ha senso aspettare - è il ragionamento - e sopratutto Napolitano deve capire che tanto il Pd non vuole cambiare la legge elettorale.
    Nel corso del pranzo poi sarebbero volate anche parole grosse come il 'sospettò che dietro la decisione di indire le elezioni regionali a febbraio ci sia un complotto proprio ai danni del Pdl. In mattinata d'altronde era stato proprio Alfano (dopo aver concordato la linea con il Cavaliere) ad aprire il fuoco contro il governo bollando la scelta di votare a febbraio in Lazio, Lombardia e Molise come «un inginocchiamento dell'esecutivo ai piedi di Bersani». La decisione di votare a febbraio però mette in seria discussione il cammino delle primarie che oggi tra l'altro registrano un nuovo outsider e cioè Alfonso Luigi Marra. Ex eurodeputato pidiellino, famoso per il sodalizio con Domenico Scilipoti contro il signoraggio bancario. Una lotta nella quale era 'alleatà anche la starlette Sara Tommasi, coinvolta nella vicenda Ruby.
    Se già la strada era in salita, l'anticipo del voto e di conseguenza la campagna elettorale, mette in seria discussione la possibilità che si possa tenere la consultazione popolare. Anzi, la convinzione di tutti è che a guidare il Pdl sia di nuovo Silvio Berlusconi. Il Cavaliere avrebbe fatto sapere ai suo di voler aspettare l'esito delle primarie del Pd per sciogliere definitivamente ogni riserva facendo intuire che una vittoria di Pier Luigi Bersani renderebbe più semplice un suo ritorno sulla scena rispetto invece ad una 'sfidà con Matteo Renzi.

    dolcissima,gioo

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  29. MUGHINI: "I 3MILA EURO DI PENSIONE SONO MIEI, NON DATELI AGLI ESODATI"


    Giovedì 15 Novembre 2012 - 11:04 MILANO - Giampiero Mughini non ci sta. Non trova giusto pagare tasse e vitalizi o versare contributi per finanziare gli esodati. Il giornalista si sfoga su "Libero": «Il punto è che una pensione da tremila o quattromila o seimila euro lordi mensili non è un regalo che lo Stato ha elargito a gente raccomandata da una loggia massonica. È un reddito procrastinato che il pensionato si è pagato lira per lira, ricongiungimento per ricongiungimento, con l’eventuale riscatto della laurea, con l’eventuale versamento dei contributi previdenziali quando era disoccupato. Lira dopo lira, questo è il mio caso di pensionato che arriva a circa 6.000 euro lordi mensili. I cui relativi contributi avevo pagato tutti per più di trent’anni e senza mai godere di un qualche “scivolo” o “rega – lo” o sconto qualsiasi. Pagati tutti su uno stipendio che era elevato (non elevatissimo) dato che nel mio mestiere di giornalista in un giornale di punta non ero l’ultimo cretino del bigoncio. Pagati quando lavoravo le domeniche o le festività, i giorni in cui sono tantissimi gli italiani che vanno sulle spiagge ad abbronzarsi. Pagati all’Enpals quando andavo a chiacchierare in tv, e anche se quelli erano contributi che rendevano meno perché si trattava di una pensione supplementare. Ecco come s’è venuta a formare quella cifra maestosa di 3.600 euro netti al mese su cui non vorrei che mi rompeste i coglioni, cari amici del governo. A me come ai tanti che stanno alla mia latitudine professionale. Ossia di gente che ha fatto bene per 30 o 40 anni un lavoro limpido su cui ha pagato tutti i balzelli che c’erano da pagare, e che dal quel lavoro ha ricavato un reddito procrastinato che si chiama pensione. Chiaro o no?».

    dolcissima,gioo

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  30. LELE MORA E LA CIPRIANI IN ROTTA:
    "ECCO I MOTIVI DEL LITIGIO"-FOTO

    Giovedì 15 Novembre 2012 - 13:33 MILANO – Ha avuto molto eco sui media la lite (presunta) fra l’ex gieffina-pupa Francesca Cipriani e l’ex agente dei vip (lei compresa) Lele Mora. A dare qualche spiegazioni sui possibili motivi del litigio è arrivata “Novella2000”: “Chissà, magari l’ex pupa ha insistito perché Mora rientrasse nel mondo dello showbiz – fa sapere la rivista - e la sponsorizzasse come faceva un tempo, e l’ex agente, che sta tentando di ricostruirsi una vita con l’aiuto della fede, ha scelto di troncare i rapporti professionali con la sua protetta. Una parola di troppo e la discussione potrebbe essere degenerata. Certo, a dirla tutta, questa potrebbe anche essere una trovata dei due per far tornare la Cipriani alla ribalta. Del resto, non era stato proprio Lele Mora a organizzare la protesta della Cipriani che era stata esclusa dal programma La Pupa e il Secchione? Un’ultima ipotesi, Lele Mora è indagato per sfruttamento della prostituzione nell’ambito del processo Ruby, e la Cipriani fa parte dell’esercito di ragazze che partecipava alle cene eleganti di Arcore, che ci sia qualche nesso con la discussione di ieri sera?”.

    dolcissima,gioo

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