domenica 13 ottobre 2013

STARE IN ITALIA.......O SCAPPARE?


"Ciao Italia, vado in Costa Rica" Tasse al 10%, pace, prezzi bassi…… La nuova vita di un tassista

Per la cittadinanza servono 50mila euro, o una pensione. "Ho un biglietto di sola andata per Tamarindo, mi apro un bar con 12mila euro e zero burocrazia"

Roma, Piazza di Spagna, ore 16 del pomeriggio. Come pescatori in una tonnara i tassisti attendono il turista da scarrozzare. Qualcuno ha la faccia imbronciata, qualcuno furba, i più annoiata. Alessandro no, è pimpante. Mentre attraversa il centro storico commenta a voce alta: «Mi scusi se parlo da solo» dice, «ma tra pochi giorni lascio questo Paese. Volo via con un biglietto di sola andata». Alessandro, 40 anni e qualche tatuaggio, è romano. «Ma non sopporto più gli italiani e i nostri politici. Fanno di tutto per farti passare la voglia. Di tutto, compreso di lavorare». Si capisce, e lo dice, che non ne può più di gabelle, burocrazia, caos. «Per liberarmi da tutto questo ho venduto la casa: 270 mila euro. E ora con quei soldi potrò vivere di rendita nel paese dove ho deciso di trasferirmi». E dove ha scelto di fuggire? «A Tamarindo». Laggiù continua a essere semplicissimo imprendere», assicura Alessandro. Che in Costa Rica è andato già quattro volte, prima di decidere di eleggerlo a sua terra di adozione. «Mi sono presentato in ambasciata e quasi mi srotolavano davanti il tappeto rosso. Se uno straniero vuole investire nel loro Paese lo trattano con tutti gli onori».
Ad Alessandro hanno subito messo a disposizione un elenco di consulenti italiani in grado di aiutarlo. «Dopo pochi giorni un avvocato di Pescara mi ha proposto un affare: un chiringuito sulla spiaggia per 12 mila dollari, meno di dieci mila euro». Il tassista in pochi giorni si è trovato in mano il rogito. «In meno di una settimana sono venuti da me due impiegati statali che hanno verificato i documenti e mi hanno detto: “Bene, ci vediamo tra un anno, quando dovrà pagare le tasse”. Sa quante sono? Il 10-12 per cento del fatturato. Non ci volevo credere. In Italia per ottenere una qualunque licenza bisogna sobbarcarsi una via crucis su e giù per uffici pubblici, rimbalzati da sportellisti maleducati e insolenti. Per poi pagare il 56 per cento di tasse sulla nuova attività». Assicura che una villetta con giardino, stile coloniale in legno bianco, può costare tra i trenta e i quaranta mila euro. «Io e la mia compagna abbiamo deciso di far nascere là nostro figlio. Un modo per ottenere la residenza permanente. Che puoi ottenere in tre anni anche facendo un investimento di 50 mila dollari nel Paese o trasferendo qui una pensione da almeno 1000 dollari». Una cifra con la quale secondo Alessandro in Costa Rica una famiglia di quattro persone può vivere più che dignitosamente. Però per crescere un bambino il Centro-america non è il posto più tranquillo del mondo. «La Costa Rica è la Svizzera dell’area, il livello di alfabetizzazione è più alto che in Italia, il sistema sanitario di buon livello attira pensionati da mezzo mondo e lo Stato investe moltissime risorse nella salvaguardia del paesaggio e della natura. In più dal 1949 hanno abolito l’esercito: questo è il primo paese al mondo senza militari». Gli occhi del tassista brillano, sembra stia parlando del Paradiso terrestre. «La vita è breve e dal mese prossimo voglio
trascorrerla su una spiaggia in mezzo a gente allegra e accogliente. Magari riscoprendo valori da noi dimenticati». In Costa Rica vivono altri 3.500 italiani: «Laggiù ho conosciuto diversi connazionali, per esempio due ragazzi intraprendenti e sportivi che hanno comprato sei tavole da surf, le hanno piantate sulla spiaggia e passano il loro tempo sulla cresta dell’onda o flirtando con le turiste americane». La corsa è finita. Alessandro mi lascia la sua email e la sua storia. Torno a casa, digito Costa Rica su Internet e leggo: «Per diverse università è il primo Paese al mondo per felicità media della popolazione». Domanda: ma quanto costerà un biglietto aereo per San José?di Giacomo Amadori (da libero-news)
 

COMMENTO: Ecco , care amiche/ci anche io sono sulla stessa lunghezza d’onda di Alessandro! Sono stanca dell’Italia, non mi stimola più questo paese, con tutti i suoi casini, di ogni genere e forma. Non nascondo che ci ho veramente pensato, prima visionando alcuni paesi in Europa, quelli dove il grado di vivibilità è più semplice, tipo Svezia-Norvegia o Danimarca, ma poi pensando che pure questi fanno parte della cosi detta Europa Unita, che è
un altro ginepraio di ipocrisie e inconcludenze, ho pensato che forse è meglio dare un taglio netto e vagare per il mondo in luoghi dove ancora il valore della vita ha un significato! E’ pur vero però che la vita , la tua vita e la tua storia non si può annullare con un colpo di spugna, ci sono gli amori e gli affetti che ti strattonano, e ti lacerano. Come si fa ad abbandonare tutto? Forse vivrei bene sotto un certo aspetto,…..ma i ricordi, le nostalgie di una vita vissuta in un certo contesto, si possono davvero resettare come puoi fare con i dati di un computer? E’ questo che mi frena!! Non siamo macchine, siamo anima e cuore, puoi davvero ricominciare come se tutto il passato non avesse peso? Ho dei forti dubbi in tal senso. E’ certo che cosi non si può andare avanti, lasciando da parte i miei problemi con il paese Italia, io osservo ogni giorno intorno a me gente , che magari non ha avuto le mie problematiche, che ha avuto diciamo una vita più lineare, ma sono tristi, sofferenti, ansiosi e depressi come me! Perche? Perché il problema del futuro incombe su tutti,…..ho notato che molta gente non si diverte più, è sempre più rinchiusa in se stessa, se una sera ci si ritrova con gli amici, anche per il classico appuntamento della pizza insieme, ci si accorge che tutto è stentato, cioè è diventato tutto come un obbligo, un qualcosa che si fa perché il diversivo di una serata fra amici , è diventato un impegno che ha perso il sapore del vero divertimento! Si finisce sempre allo stesso modo, cioè parlando dei problemi della vita, che poi affliggono tutti allo stesso modo, e una serata che doveva essere all’insegna del rilassamento, ti lascia addosso invece l’amarezza!
L’unico argomento che libera è parlare di viaggi, tutti vogliono partire, evadere, anche per brevi periodi, ma poi si riflette, e molti concludono il discorso con la classica frase: “ Se potessi……lascerei tutto,….e vivrei di pochissime cose, ma che mi permetterebbero di dormire sereno”! Che tristezza! Ma è la realtà,….viviamo  veramente in una giungla, con belve feroci ad ogni angolo, e stiamo sempre tutti i giorni in guardia, sempre in una posizione di difesa, che ti logora e ti stressa! Ovunque vedi gente che ti vuol fregare, che ti aggredisce, che ti vuole annientare, e per prima…….lo Stato Italiano, che dovrebbe invece avere la funzione principale della tutela! Ma possibile che ogni cosa che riguarda l’amministrazione della tua vita quotidiana nasconde intrighi e fregature ? Se hai un mutuo ti devi difendere dalle Banche che tentano sempre di fregarti. Se paghi il consumo di Luce-Gas-acqua-condominio ecc. devi improvvisarti consulente e studiare per capire che l’importo da pagare corrisponda realmente ai consumi. Lo stesso dicasi di assicurazioni. Se vai in Ospedale per un controllo, o hai un familiare non in buona salute ti devi improvvisare e studiare come medico perché rischi di lasciarci la pelle se non vigili e ti affidi totalmente. E sei hai un contenzioso con qualcuno? Ricorri alla Giustizia? NOOOOOO,….rischi quello che neanche ti immagini, e gli avvocati si accordano sottobanco con la controparte, quindi ti dici,..meglio perdere che straperdere! Non c’è NIENTE- NIENTE-NIENTE che funziona davvero! Ma come si può vivere cosi? ….SAREBBE DAVVERO LA SOLUZIONE,….ESPATRIARE? Magari lo chiederò ad Alessandro fra qualche anno,….perchè da me c’è un detto che ha sempre molti riscontri, ovvero: “ Meglio la strada vecchia,….ma conosciuta,….che quella nuova…..ancora da conoscere!”…….Baci&Abbracci By VIKY