lunedì 28 ottobre 2013

FICTION ITALIANA ANASTETIZZANTE!!!


 Care Amiche/i che ci leggete , oggi vorrei affrontare un argomento un po’ più leggero, ma allo stesso tempo si ricolleghi allo sfacelo dell’economia italiana, ovvero la programmazione televisiva e in particolar modo le FICTION!!.....Parlare dello stato della fiction italiana non è facile, perché numerosi sono i fattori che ci portano alla conclusione che è un prodotto in decadenza . Avete presente i “CINEPANETTONI”, quelli che ogni anno a Natale ci propinano al cinema e di cui ormai si conoscono  tutti gli schemi a menadito? Ecco: la fiction italiana soffre un po’ di questa incapacità di uscire dagli schemi, di proporre qualcosa che sia davvero nuovo e che esploda dentro le teste di noi telespettatori, facendoci andare a dormire con qualche brivido. Che storie ci propongono le fiction di oggi? Tutte le altre serie italiane che sono state fatte negli ultimi anni sulla RAI sono molto spesso in costume o riguardano personaggi storici: molto più semplice trasporre una storia già scritta piuttosto che inventarne una da zero. A Mediaset invece si cerca di fare serie che abbiano più azione ma, arrivati all’undicesima stagione di Distretto di Polizia, lo spettatore inevitabilmente si accorge che le idee sono ormai le stesse da 6-7 anni. Dopo aver parlato del filone “forze dell’ordine” e di quello “storico”, perché non menzionare le serie scritte e girate strizzando l’occhio all’italiano medio con tanto di buonismi retorici vari e famigliole felici come Un Medico in Famiglia e I Cesaroni? 
 Uno di quei fattori di cui si diceva prima che è la prima caratteristica evidente della fiction nostrana è l’assoluta mancanza (o quasi) di voglia di rischiare e provare a mettersi in gioco; quando lo si è fatto non gli si è data la possibilità e la giusta pubblicità ed è stato cancellato il tutto, vedasi Coliandro e Manara, tanto per fare un esempio. Un altro fattore è  la recitazione  forzata , avete presente RIS? Impossibile non accorgersi quanto la recitazione sia finta e stereotipata, così come la regia e il montaggio che, nella speranza di strizzare l’occhio a CSI, finiscono per sottolineare quanto gli americani sarebbero riusciti a fare un prodotto migliore anche sotto quel punto di vista. Sfortunatamente il fatto che troppo spesso i protagonisti delle fiction italiane siano personaggi famosi (non necessariamente attori), magari riciclati da qualche reality, non può che influenzare negativamente la recitazione e quindi la resa della fiction stessa.
C’è una cosa che ho sempre ammirato della serialità americana: la capacità di inserire all’interno di nuove serie (quindi nuovi progetti dall’esito incerto) nel ruolo dei protagonisti giovani attori, o comunque interpreti sconosciuti alla grande platea. Ora, trovate negli interpreti principali delle fiction italiane più recenti qualcuno che venga da una lunga gavetta, o che sia totalmente sconosciuto allo show business. Tutti, chi più chi meno, è già noto al pubblico, e non sempre per meriti artistici (a volte non è così chiaramente: es. Virna Lisi,).

Perchè in Italia, per catturare il pubblico, si punta più sulla popolarità precedente dell’attore piuttosto che su altri aspetti più importanti. Così, se sei parente di qualche pezzo grosso, se sei un personaggio tv che di recitazione non sa niente   ma che il pubblico adora, se sei riuscito ad ottenere la simpatia di qualche amico ai piani alti( rabbrividisco ogni volta di fronte a Sabrina Ferilli o Manuela Arcuri!),  o hai fatto parte di un qualsiasi reality, è fatta: la fiction sarà tua. Non hai questi requisiti? No problem: ti basta essere considerato sexy ed attraente ed il set sarà con te. Il risultato: a volte l’imbarazzo di certe sceneggiature viene surclassato dal quello provocato da certe interpretazioni. Ed ho detto tutto. Il pubblico davvero non si accorge di tutte queste difficoltà? Non proprio. Se una fiction non viene seguita non è per forza perchè su un altro canale c’è una concorrenza forte, ma semplicemente perchè al pubblico non piace. E se non piace, ci sarà un motivo. B&A By VIKY