martedì 20 novembre 2012

28 novembre 2011

CIAO A TUTTE! Vedete ragazze...in questo momento sono  parzialmente bloccato in casa, mi sono  dovuto fare un interventino  chirurgico nella zona del  naso...e ho ancora i punti ( parecchi  me ne hanno messi) che mi tirano e mi pesano ( non posso fare sforzi prolungati e movimenti bruschi) ...e con diversi cerotti tanto che sembro un no global appena picchiato dalla polizia...e allora, avendo più tempo, è anche più facile lasciarmi andare ai ricordi.
Fra i tanti, voglio esternarvi questo...in quanto riguarda non solo me ma il blog in generale:
Nel  NOVEMBRE 2011  ci fu la notizia ufficiale del trasloco del blog ( per la chiusura della piattaforma splinder)...io e viky avemmo un paio di colloqui pvt tramite email, su questo tema. IO MI SONO STAMPATO UNA EMAIL MOLTO IMPORTANTE PER ME,  DATATA 28 NOVEMBRE 2011, IN CUI viky, da me interpellata, fra le varie cose, confermava che :   1) c'era la volontà sua di andare avanti cmq  col nuovo blog ...2)  che mi avrebbe rinnovato l'autorizzazione a scrivere in home anche nel nuovo blog ( cosa che poi è avvenuta materialmente il  11 dicembre) 
E' PASSATO CIRCA UN ANNO DA ALLORA...QUESTO MESE E' QUINDI UNA FORMA DI ANNIVERSARIO...ebbene si, è già passato un anno!!! Ora, è ovvio che non sto a scrivere qui quello che viky e io abbiamo detto in pvt..non sarebbe assolutamente corretto , MA PERMETTETE PERO' CHE UN PO' DI MALINCONIA MI E' VENUTA A RILEGGERE..perchè, se .anche io e Viky ci siamo attaccati spesso, a volte pure  brutalmente, io ho sempre nutrito una forma di stima nei suoi confronti...come diceva spesso viky...meglio avere a che fare con uno stronzo doc ma intelligente...che con uno stronzetto minore , ma stupido.
SE POI CONSIDERIAMO UN POST PUBBLICO ALLA PORTATA DI TUTTE, ( E QUINDI SENZA VINCOLI DI SEGRETEZZA, POST CHE CHIUNQUE DI VOI PUO'  RILEGGERSI) ) CHE VIKY MISE IN HOME POCHI GIORNI DOPO ( IL 3 DICEMBRE)...LA VOLONTA' DI VIKY DI ANDARE AVANTI E CON RIVITALIZZATA ENERGIA TRASPARE CHIARAMENTE...BASTA CHE ANDIATE A LEGGERE QUEL POSTONE!!! risulta anche chiaro l'invito(  a metà tra il deciso e l'accorato) a tutte le vikinghe di collaborare in qualsiasi modo e tempo alla buona riuscita del trasloco e del nuovo blog...ma quello che mi fa ritornare malinconia è proprio la grinta, la determinatezza che traspare da quel post...cosa che fa tremendo contrasto con il mistero della sua sparizione improvvisa...e senza lasciare notizie. 
Dovete perdonarmi...ma io , il mistero di Viky mi è rimasto sul gozzo...vorrei veramente sapere che le è accaduto...lo trovo normale, un pò ha fatto parte anche lei della mia vita, non ci sono secondi o terzi fini, ovviamente rispetterei qualunque suo tipo di scelta. A questo punto, una scelta volontaria, seppure poco elegante e criticabile , sarebbe molto meglio che una costrizione dovuta a ...ecc . ecc. 
Scusate ancora, vi prometto che il prox post sarà un vero post...ciao, Roberto 

5 commenti:

  1. Ciaoooo Robyyy…leggendo il tuo post si capisce…
    Quanto ti manca viky!!! E di non sapere niente della …
    Improvvisa scomparsa !!!!!

    Dolcissima,gioo

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  2. SPINELLI, "MAI PAGATO NESSUN RISCATTO".
    ALTRI SEI INDAGATI, IL GIALLO SI INFITTISCE.....

    Martedì 20 Novembre 2012 - 15:55 MILANO - Ci sono altri indagati, con ruoli secondari, nel sequestro lampo del ragionier Giuseppe Spinelli e di sua moglie. È quanto trapela all'indomani degli arresti che hanno consentito di smantellare la banda che ha messo a segno il sequestro lampo nella notte tra il 15 e il 16 ottobre scorso.
    Ieri in manette sono finiti 3 italiani e 3 albanesi, ma nel caso sono coinvolte altre persone che avrebbero fornito il loro apporto, anche se solo secondario, per mettere a punto il piano.

    SEQUESTRATE PISTOLE GIOCATTOLO Un paio di pistole giocattolo sono state sequestrate ad alcuni dei 6 arrestati accusati di aver sequestrato il ragionier Giuseppe Spinelli e sua moglie. Oltre alle pistole forse utilizzate per il sequestro lampo messo a segno a Bresso nella notte tra il 15 e il 16 ottobre scorso, gli investigatori hanno sequestrato anche alcuni pc e materiale informatico ora al vaglio della polizia postale.
    Non risultano, invece, tracce dei documenti o del cd di cui parlano gli arrestati a Spinelli, così come non risultano i soldi di cui alcuni degli indagati parlano nelle intercettazioni telefoniche. Documenti relativi al Lodo Mondadori che secondo gli inquirenti non esistono, così come non risulta pagato alcun riscatto. Novità sulle modalità del sequestro e sui ruoli di ogni singolo arrestato potranno arrivare già domani quando i 6 finiti in manette verranno ascoltati dal giudice.

    continua>>>

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  3. NESSUN RISCATTO Nessun riscatto è stato pagato per la liberazione del cassiere di Silvio Berlusconi, il ragioniere Giuseppe Spinelli, sequestrato nella notte tra il 15 e il 16 ottobre di quest'anno. In un comunicato, Spinelli ha smentito l'ipotesi di un pagamento ai banditi, di cui si è parlato oggi su molti giornali. «Nessuna somma di denaro è stata pagata nè vi è stata alcuna trattativa».
    «Leggo con stupore ricostruzioni fantasiose della grave e dolorosa vicenda che è accaduta alla mia famiglia e a me - è scritto in una nota -. Debbo precisare che il mio ritardo nel riferire al Presidente Berlusconi e all'Avvocato Ghedini come si erano svolti effettivamente i fatti è dovuto unicamente al forte timore di gravi ritorsioni nei confronti dei miei familiari».
    «La denuncia alla Autorità Giudiziaria è stata fatta immediatamente dopo - prosegue Spinelli -. Debbo inoltre ribadire che nessuna somma di denaro è stata pagata nè vi è stata alcuna trattativa».

    UNO DEI BANDITI ANDO' IN SVIZZERA Le indagini sul sequestro lampo di Giuseppe Spinelli il cassiere di Berlusconi, e di sua moglie, puntano anche su un viaggio in Svizzera di uno dei sei rapitori arrestato ieri a Milano. Gli inquirenti vogliono capire se la trasferta oltre confine è legata al presunto trasferimento di denaro in una cassetta di sicurezza Svizzera, che potrebbe essere parte del presunto riscatto pagato.
    Denaro di cui al momento non è stata trovata alcune traccia. Infatti nelle tre cassette di sicurezza aperte ieri dagli investigatori, tra le varie cose sono stati trovati solo fac simili di banconote. Tra il materiale sequestrato dagli uomini della squadra mobile coordinati dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dal pm Paolo Storari ci sono alcuni supporti informatici computer documenti.
    Al momento non è stato trovato alcun dvd o alcune chiavetta usb, quelle che secondo il racconto del ragioniere gli erano state offerte dai rapitori in cambio della richiesta di 35 milioni di euro, perchè contenevano documenti che avrebbero potuto ribaltare l'esito della causa Lodo Mondadori, in favore dell'ex premier.

    continua>>>

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  4. GHEDINI, "FATTI CHIARI E LINEARI" «Le ricostruzioni ed i commenti apparsi su molti giornali quest'oggi relativamente alla vicenda occorsa al rag. Spinelli oscillano fra il risibile e l'assurdo. Come risulta dagli atti e come risulterà da qualsiasi ulteriore accertamento, i fatti sono del tutto chiari e lineari». Lo scrive l'avvocato Niccolò Ghedini.

    INDAGINI SU DIVERSI PC Nelle indagini sul sequestro Spinelli gli accertamenti sulle cassette di sicurezza di tre agenzie bancarie proseguono su altri depositi e rapporti bancari, sia in Italia sia in Svizzera. Ed è in corso di analisi anche molto materiale informatico, sequestrato ieri all'alba in concomitanza degli arresti e delle perquisizioni.
    Al momento, quindi, secondo gli investigatori, sarebbe improprio affermare che i documenti della presunta 'trattativà tra Spinelli, Silvio Berlusconi e i sequestratori siano scomparsi. Potrebbero infatti essere nel molto materiale al vaglio.
    La centralità di questa pista è confermata anche dagli sforzi della polizia per arrivare alle cassette di sicurezza prima dei malviventi. A tal fine, nei giorni scorsi, gli investigatori avevano anche organizzato la messinscena di una rapina, con tanto di cartello 'chiuso per rapinà sulle vetrate della banca e una Volante davanti (stranamente giunta da Milano fino all'agenzia, nel Varesotto) per impedire ai banditi di operare nella filiale.
    E un contrattempo 'tecnico' era stato organizzato anche nell'altra agenzia, tanto da spingere i banditi, preoccupati, a chiedere garanzie sul contenuto delle cassette. Che poi si è scoperto essere costituito prevalentemente da un ingente quantitativo di soldi fac-simile.

    dolcissima,gioo

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  5. ARRESTATO CAPPELLANO DI SAN VITTORE,
    "SESSO PER SHAMPOO E SIGARETTE" -

    Martedì 20 Novembre 2012 - 18:18 MILANO - Don Alberto Barin, cappellano del carcere milanese di San Vittore, è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale su sei detenuti e per concussione. In un comunicato il procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati spiega che «nel pomeriggio odierno, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il tribunale di Milano, ufficiali di polizia giudiziaria della IV sezione della Squadra Mobile e della Polizia Penitenziaria di Milano, hanno tratto in arresto don Alberto Barin, cappellano della Casa Circondariale di Milano, indagato per violenza sessuale in danno di sei detenuti e per concussione.
    Le prestazioni sessuali sarebbero state ottenute in cambio di favori, «come compenso per la fornitura di generi di conforto o per interessamento alla loro posizione carceraria».Don Alberto Barin, il cappellano del carcere di San Vittore arrestato oggi, è accusato di aver chiesto e ottenuto favori sessuali da sei detenuti nell'arco di cinque anni, tra il 2008 e lo scorso ottobre, in cambio di piccoli beni di necessità di cui avevano bisogno i detenuti, tra cui sigarette, saponette, shampoo e spazzolini. È quanto emerge dall'inchiesta coordinata dai pm Daniela Cento e Lucia Minutella e dal procuratore aggiunto Pietro Forno con ordinanza firmata dal Gip Enrico Manzi.


    COSTRETTI DAL BISOGNO I detenuti che avrebbero subito abusi sessuali da parte da parte di don Alberto Barin, il cappellano del carcere di San Vittore, arrestato oggi, hanno messo a verbale davanti agli inquirenti che sarebbero stati costretti a cedere al 'ricatto sessualè, a causa del loro stato di bisogno, perchè avevano necessità di reperire quei piccoli beni, come sigarette, shampoo o spazzolino, utili per la vita in un penitenziario. È quanto emerge dalle indagini coordinate dalla procura di Milano. Da quanto si è saputo, alcuni dei detenuti hanno parlato anche di una sorta di timore reverenziale che avevano nei confronti di don Barin, che per loro risultava come una persona estremamente potente e influente.

    VITTIME GIOVANI EXTRACOMUNITARI Sono sei i detenuti che avrebbero subito abusi sessuali da parte del cappellano del carcere di San Vittore, don Alberto Barin. Sono tutti giovani, di età compresa tra i 22 e 28 anni, e tutti extracomunitari prevalentemente africani, detenuti per reati di 'piccolà criminalità, come furti e rapine, salvo uno che era in carcere per omicidio. Don Alberto Barin, 51 anni, è stato condotto oggi nel carcere di Bollate, mentre le vittime sono state trasferite tutte da San Vittore in altri penitenziari. A far scattare le indagini, condotte dalla polizia penitenziaria di San Vittore e dalla Squadra Mobile, è stata la denuncia di un detenuto che in un primo tempo si era rivolto ai investigatori per raccontare di essere stato violentato da un altro detenuto all'interno del carcere. Nell'ambito di queste dichiarazioni il detenuto aveva poi rivelato agli investigatori anche le violenze e gli abusi subiti da parte del cappellano.

    dolcissima,gioo

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